L’edentulia, detta anche edentulismo, è la condizione in cui mancano uno o più denti. Può essere parziale quindi quando riguarda uno o più denti di una arcata mascellare o mandibolare oppure completa quando riguarda tutti i denti della arcata o delle arcata e in questo caso il soggetto viene detto edentulo.
La percentuale di soggetti edentuli in Italia non è affatto bassa: i dati ISTAT del 2015 indicano se nei giovani e nei giovani adulti la percentuale è molto bassa, il numero inizia ad aumentare tra le persone di età media raggiungendo il 25,1% tra i 65-74enni e il 50,4% tra gli over 75: quasi un italiano su 3 quando a sessanta anni ha già perso almeno dieci denti.
Facciamoci qualche domanda:
- Quando vengono persi i denti?
- Cosa succede quando si perde un numero elevato di denti?
- Come si riabilita un paziente senza denti?
- E’ possibile restare edentuli e masticare bene?
1- Quando vengono persi i denti?
I denti vengono persi o estratti a causa della Parodontite, per carie o per traumi importanti. Quando se ne perdono un numero considerevole però nella maggior parte dei casi la causa è la malattia parodontale e la persistente incuria del paziente relativamente alle manovre di igiene orale. Quando viene messa in atto una attenta prevenzione primaria e secondaria fin dalla giovinezza relativamente ai controlli professionali dal dentista e dall’igienista dentale e per lo spazzolamento domiciliare è difficile incorrere in una situazione di edentulia totale.
2-Cosa succede quando si perde un numero elevato di denti?
Se vengono persi più di una decina di denti l’assetto masticatorio del paziente cambia perchè i denti che rimangono riescono a supportare la masticazione con efficienza. Cosa succede? I denti rimanenti iniziano a spostarsi, si inclinano andando ad interferire nei contatti con i denti antagonisti. Questa situazione diventa più grave se i denti rimanenti sono affetti da Parodontite e se l’infiammazione non è sotto controllo quando ancora sono presenti tasche parodontali non curate o quando è assente il controllo di placca domiciliare. E’ opportuno quindi in questi casi curare la Parodonite attraverso le terapie non chirurgiche ed eventualmente chirurgiche, imparare a lavarsi bene i denti e ripristinare un numero di denti adeguati
3- Come si riabilita un paziente edentulo?
Se un paziente ha perso solo qualche dente è possibile riabilitarlo con impianti osteointegrati nell’osso che sostituiscono le radici perse oppure con protesi fisse cosiddette “ponti” che utilizzano i denti adiacenti alla zona edentula come pilastri. E’ possibile anche utilizzare protesi rimovibili ma questa soluzione dovrebbe essere presa in considerazione solo come seconda scelta nei pazienti che devono limitare i costi della riabilitazione.
Se un paziente è un edentulo totale la modalità per riabilitarlo può essere mobile o fissa. La soluzione con protesi mobili è la cosiddetta “dentiera” che si adatta alla mucosa della arcata edentula e lì rimane appoggiata aderendo attraverso un meccanismo similventosa. La soluzione riabilitativa fissa prevede il posizionamento nell’osso residuo di impianti sui quali i denti veri e propri vengono costruiti. Spesso succede che l’osso residuo non sia sufficiente: quasi sempre è possibile ipotizzare una riabilitazione attraverso impianti corti o successiva ad una fase di rigenerazione verticale e/o orizzontale dell’osso mancante.
4-È possibile restare senza denti e masticare bene?
È molto difficile riuscire ad avere una adeguata alimentazione quando mancano tanti denti. Solo pochi pazienti riescono a masticare e digerire correttamente senza utilizzare protesi mobili o fisse. Seppure l’edentulia sia soprattutto una situazione presente nell’anziano, non è infrequente trovare soggetti giovani con edentulie parziali. Sono queste condizioni da correggere per evitare la perdita di tutti i denti che risulta spesso causa di disagio sociale e psicologico.
CONCLUSIONI
L’edentulia, cioè l’assenza di denti, è una condizione che causa un grave deficit masticatorio; oggigiorno potrebbe essere evitata attraverso una corretta prevenzione primaria e secondaria e una adeguata terapia delle più gravi patologie del cavo orale: carie e parodontite.
Quando presente può essere risolta ricorrendo a protesi mobili o fisse, queste ultime supportate da impianti osteointegrati.